In questa quarantena la cosa che mi è mancata di più è stata giocare a calcio con i miei amici al Punto Luce, sudare sotto il sole e sentire il vento tra i capelli mentre corro.

Io sono Lara e questa è piazza Chiarino. E' il luogo di ritrovo dei giovani de L'Aquila. Prima della pandemia pensavo di essere una persona solitaria, ma in realtà ho capito che mi piace stare in mezzo alla gente e quindi è una cosa che mi è mancata nonostante pensassi che non sarebbe successo.

Ho fatto i compiti delle vacanze e un po' sono andata con i pattini. Mi è dispiaciuto tanto che non rivedo i miei compagni e di lasciare la scuola per colpa del virus.

Non è stato così male stare a casa durante la pandemia. C'erano i miei genitori ogni giorno, non c'erano orari rigidi. Però mi sono mancati i nonni, gli amici, sentire il peso dello zaino sulle spalle e quella felicità di quando si usciva da scuola.

Mi chiamo Mohamed. Questi giorni di quarantena li ho passati a studiare e aiutare mio padre a costruire la casetta delle galline. Mi dispiace per quelle persone morte con il virus.

Io mi chiamo Daniele. Mi sono annoiato a stare a casa perché non avevo nessuno sport da fare, non potevo uscire a divertirmi e non potevo andare a scuola a studiare, ma comunque facevo sempre i compiti a casa. La cosa che mi è mancata di più sono stati i miei amici perché non ci potevo giocare, non mi potevo divertire. Fino al 14 settembre non posso più tornare a scuola. Quando si riaprirà potrò tornare a imparare, vedere di nuovo i miei amici, potrei di nuovo studiare.

Io sono Giorgia e in questi mesi che non ho potuto fare danza in palestra l'ho fatta online. Però quando la facevo online non mi piaceva perché era noioso. Da pochi giorni ho ricominciato a farla in palestra.

Mi chiamo Mirco. Questi sono i portici dell'Aquila. Io in questa città purtroppo non mi ci ritrovo e infatti durante i due mesi di quarantena sono stato a casa e non sono stato male come moltissime altre persone che non sono potute uscire. Di conseguenza credo che questa città non mi rispecchi a pieno e non mi ci sento legato.

Sono Gaia, questo è il forte spagnolo de L'Aquila. E' un luogo dove mi piace incontrare spesso i miei amici e dopo la pandemia ho cominciato ad apprezzare molto di più le bellezza, la tranquillità e la vivacità che mi offre la mia città.

Mi chiamo Mateo, abito al Progetto C.AS.E., case costruite dopo il terremoto. Faccio judo e durante il lockdown non l'ho potuto fare e non vedo l'ora di tornare in palestra.

Mi chiamo Leonardo e ho 11 anni. In questi due mesi mi sono abbastanza annoiato. Mi è mancato fare il mio sport preferito, cioè il rugby. Potremmo ripartire, ma soltanto correre perché non si potrà passare la palla e non si potrà fare il contatto per colpa di tutto questo virus.

Mi chiamo Alesia e ho 11 anni tra un po'. Oggi abbiamo fatto una video chiamata a mia nonna perché, se non ci fosse stata questa pandemia, potevamo andare in Romania a trovarla, a trovare i miei cugini e pure i miei amici. Però con i telefoni possiamo vederci, vedere come stiamo, se stiamo bene e se ci stiamo un po' divertendo in famiglia. Io spero che questa pandemia finisce subito perché mi manca tanto mia nonna, i miei zii, i miei cugini e tutti gli altri.

Mi Chiamo Simone e ho 14 anni. Durante la quarantena giocavo alla playstation e studiavo. Da quando si può riuscire dalle case vengo a casa di mio cugino per giocare alla play o uscire fuori anche con gli amici.

Sono Rossana e ho usato il telefono in quarantena per parlare con le mie amiche perché non ci potevamo vedere; mentre adesso che è passato il virus possiamo incontrarci e ci vediamo quasi tutti i giorni. Poi lo usavo anche per passare del tempo quando non studiavo e non facevo le video lezioni. Con me c'era il mio cane Grace che mi fa sempre compagnia.

Io mi chiamo Aicha. Abito in un paesino tutto verde vicino a L'Aquila. Questi giorni di quarantena li ho passati ad aiutare mamma, a studiare e i gattini mi hanno fatto compagnia.

Sono Simone, gioco a calcio e per colpa di questo lockdown mi sto annoiando un po'. Adesso che, però, ci possiamo rivedere ho invitato un mio amico e ho giocato insieme a lui.

Durante la quarantena non sono potuto uscire, mi sono annoiato tanto. Ora potrò tornare a giocare con il mio pallone da basket e divertirmi con i miei amici.

Io sono Manuel e durante la quarantena ho iniziato a fare dei tour virtuali perché mamma mi ha detto di iniziare a farlo e perché i musei mi piacciono molto. Grazie a internet ho visitato un sacco di musei e mi piacerebbe molto andarli a visitare dal vivo.